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Clubhouse: il social di (in) cui tutti parlano.

Digital , Social Clubhouse: il social di (in) cui tutti parlano. Pubblicato il 3 Febbraio 2021 L’ultima app ad attirare gli occhi – e i portafogli – di grandi investitori statunitensi è Clubhouse. App creata da Alpha Exploration, società nata da poco, solo nel febbraio 2020. L’innovazione di Clubhouse ha attirato sin da subito l’attenzione di investitori tra cui Andreessen Horowitz, tra i primi a credere in Twitter, Facebook, Groupon, Coinbase e Airbnb. Una partenza rapida fin dall’inizio, infatti il social conta già ben 2 milioni di utenti solo su iOS. L’app è infatti disponibile solo per i dispositivi Apple al momento, ma non ancora per Android. Clubhouse è organizzato in “stanze”, nelle quali gli utenti possono scambiarsi messaggi vocali in diretta e che non vengono registrati. Una via di mezzo tra gli audio di Whatsapp e un podcast aperto live. L’app però non è accessibile a tutti, perché non ci si può iscrivere liberamente, ma si accede solo tramite invito di un altro utente. Da una parte questo metodo consente un forte controllo sulla privacy, ma dall’altro lato questa riservatezza potrebbe dare possibilità a contenuti violenti, razzisti e sessisti di dilagare senza controllo. L’app non accede alla voce dell’utente se la sua impostazione è “in muto”, e i messaggi (criptati) si cancellano nel momento in cui la stanza si chiude. Tranne in un caso: se vengono segnalate violazioni, gli audio vengono trattenuti per accertarle. La piattaforma, quindi, ha delle regole: chi accede deve farlo con il proprio nome e verificare l’identità, l’iscrizione è possibile solo dopo aver compiuto 18 anni e non sono consentiti “abusi, bullismo e molestie nei confronti di nessuna persona o gruppo”. Nella stanza ci sono moderatori, speaker e listener. I moderatori gestiscono la conversazione, invitano gli speaker a parlare, danno e/o tolgono la parola e possono anche espellere utenti dalla stanza. Ci sono poi gli speaker che parlano e interagiscono nella stanza e i listener che sono in modalità muto, ascoltano le conversazioni e possono eventualmente chiedere di intervenire. Il percorso dei social network è più o meno comune a tutti, quindi sorge spontanea la domanda: come sarà possibile monetizzare? All’inizio attraverso la pubblicità, in futuro probabilmente con dei “biglietti” per partecipare ad alcuni eventi o con gli abbonamenti. Clubhouse unisce una serie di tendenze sempre più richieste sui social network: uso della voce, contenuti effimeri e attenzione alla privacy. È ancora presto per fare previsioni sul futuro dell’app, staremo a vedere come si evolverà nei prossimi mesi. Al momento sappiamo che l’ingresso di Elon Musk in una stanza il 31 gennaio ha portato ben 5 mila utenti in una stanza (ma solo perché è il tetto massimo concesso per una room). Il potenziale c’è, Clubhouse sarà la nuova app più scaricata al mondo?

Haute Couture e Gen Z

Ads , Brand , Social Haute Couture e Gen Z Pubblicato il 31 Gennaio 2021 Tutti i cambiamenti imposti a causa della pandemia da Covid-19 hanno spinto le grandi case di moda a reagire con scelte nuove, coraggiose ed ardite mai viste prima. Nel 2020, tra le maison d’alta moda che hanno cambiato completamente il loro approccio alla comunicazione troviamo infatti i nomi di Gucci, Chanel, Dior, Celine, Balenciaga e Burberry. Non solo sfilate di moda in streaming su TikTok come ha fatto Celine, ma anche veri e propri videogame creati appositamente per mostrare la nuova collezione, come ha fatto Balenciaga, fino alla produzione di film divisi in sette parti come ha fatto Gucci. Nuovi strumenti e piattaforme – scoperte ed utilizzate – per far fronte alle restrizioni apportate in questi mesi in tutto il mondo. Come si suol dire: di necessità, virtù. Ma i social sono un mero media alternativo utilizzato come ripiego a causa della pandemia – per tamponare le inevitabili perdite economiche – o si tratta di un pianificato salto di piattaforma per avvicinarsi ad un nuovo target? Sappiamo bene che TikTok – come Twitch – sono piattaforme che ospitano principalmente i giovani della generazione Z – ovvero i nati tra il 1996 – 2012, – e i Millennials nati fra il 1981-1996. La collezione presentata da Celine su TikTok infatti è visibilmente indirizzata a questo nuovo pubblico, attraverso uno stile casual ma con una eccentrica e forte chiave comunicativa (vedasi la presenza estrema di loghi). Utilizzando queste piattaforme che rappresentano l’ambiente digitale dei giovani di tutto il mondo, le case d’alta moda si avvicinano alla nuova fetta di mercato che principalmente spende in questo tipo di beni di lusso. Spinti da influencers e celebrities, l’ondata di Millennials e Gen Z che si è riversata sul mondo della haute couture, ha generato quello che possiamo definire effetto Gucci: giovani di tutto il mondo che vedono in questo brand il nuovo status symbol da sfoggiare. Nulla di nuovo sotto il sole. Ogni generazione porta con sé Brand iconici che ne determinano lo status. Basti pensare a Tod’s o Ray-Ban negli anni ’80 o addirittura il famoso Americanino-El Charro, simbolo dei Paninari milanesi. Come afferma Marco Bizzari, CEO di Gucci, il 62 percento delle vendite dello scorso anno sono provenute dai giovani sotto i 35 anni (Millennial) e il segmento che sta avendo la crescita più veloce per il brand sono i consumer sotto i 24 anni (Gen Z). Cosa fare dunque per stare al passo con i tempi e attirare questa enorme fetta di mercato? Usare il loro linguaggio e le loro piattaforme. Cavalcando l’onda infatti, lo scorso 8 dicembre anche Dior è sbarcato su Twitch – il servizio di video-streaming nato per online gaming – e che ora ospita contenuti che spaziano fino fra arte e musica. La nuova collezione è stata mostrata per la prima volta nella storia in un virtual show sul canale ufficiale del marchio. Un grande cambiamento per la maison d’alta moda, ma da un lato anche molto più conservativo rispetto alla scelta di Balenciaga che ha persino creato un’intera esperienza virtuale basata sul gamification dove avatar indossano la nuova collezione. In tanti sono stati coraggiosi ma il passo più ardito è stato fatto da Balenciaga. La collezione Autunno 2021, è stata appunto mostrata in forma di videogame, in cui i giocatori viaggiano in un mondo futuristico indossando gli abiti della collezione. Il gioco, chiamato The Afterworld: The Age of Tomorrow, ha inizio nello store Balenciaga per poi continuare nelle strade di questa città futuristica. È possibile avere accesso al videogame attraverso il sito di Balenciaga, ma un gruppo ristretto di persone – che avrebbero dovuto vedere la sfilata in presenza – ha avuto la possibilità di giocare in Virtual reality (VR) utilizzando i caschetti per avere un’esperienza più immersiva. Questo nuovo approccio ha reso la sfilata di moda alla portata dei più giovani, avvicinandoli sempre di più al desiderio di possedere un prodotto di questi brand. Ma questa visione più digitale rimarrà anche dopo la fine della pandemia, o si tornerà alle sfilate riservate a personaggi influenti?

Weekly spotlight: LinkedIn e Instagram

Digital , Social Weekly spotlight: LinkedIn e Instagram Pubblicato il 12 Novembre 2020 Puntuali come un orologio svizzero, Weekly Spotlight mette in luce le più im-portanti novità della settimana del mondo digitale. Questa settimana le news principali provengono da Linkedin e Instagram. 1. LinkedIn integra le Storie Dopo Snapchat, Instagram, Facebook e Pinterest, anche il Social Professio-nale per antonomasia – conosciuto per la sua struttura rigida e formale – cede al fascino delle stories. Ed è così che la generazione dei Boomer, che principalmente popola Linke-dIn, si accosta ai Millennials con un sorpasso inaspettato in curva. Non dovremmo nemmeno scriverlo, ma a scanso di equivoci: cosa è una stories? Pillole video di pochi secondi – visibili solo per 24 ore – condivise in maniera istantanea. Tutto bellissimo, ma ecco crescere davanti a noi un pop up con un grandis-simo WARNING!Il rischio di cadere nel barato nel quale aleggiano gattini, frasi fatte e gif del buongiorno, dobbiamo dircelo, c’è. Sono bastati un paio di giorni e nella homepage si sono riversati i primi ‘’Buongiornissimo Kaffèè?!11’’ e la cosa è alquanto spaventosa. Ma prendiamo un respiro profondo – nulla è ancora perduto – e ricordiamo: su Linkedin si condividono contenuti professionali. Se utilizzate in modo corretto la presenza delle storie può infatti generare un incremento notevole in termini di engagement sulle pagine e sui profili. Diamo spazio alla creatività. Brevi video di massimo 20 secondi, immagini al-le quali si possono sovrapporre stickers, tag e la domanda del giorno alla quale si può rispondere.Le possibilità attualmente sono molto limitate (probabilmente proprio per evi-tare un boom trash sul social). Utilizzando l’app mobile gli utenti possono visualizzare le Stories – sia dai profili personali che dalle pagine che seguono – reagendo direttamente al contenuto pubblicato attraverso un messaggio privato. Linkedin Stories: strumento utile per i business o potenziale bomba di auguri del buongiorno? 2. Instagram implementa lo scroll automatico Anche Mark Zuckerberg – CEO di Instagram, Facebook, Whatsapp e a mo-menti re del mondo – sembra aver iniziato ad ascoltare le preghiere dei suoi utenti. Non so voi ma io attendevo questo aggiornamento da tempo ormai. Scenario.Apri instagram o TikTok in modo passivo mentre fai tutt’altro, magari prepari qualcosa da mangiare o ti stai preparando per uscire.Vedi un video che ti interessa ma appena finito ricomincia in loop fin quando non lo interrompi. Per scrollare il feed devi raggiungere il telefono e magari con le mani unte da cibo devi toccare lo schermo.Siamo forse ancora nel Medioevo?! Dai su! Onestamente mi aspettavo un aggiornamento simile da parte di TikTok, ma il caro Mark ha giocato d’anticipo. Chapeau. Da pochi giorni i video che visualizziamo tramite la sezione Esplora scrollano verso il basso in automatico. Un contenuto dopo l’altro – in un loop infinito – che genera dipendenza. Al momento la funzione non è disponibile sulla homepage, attendiamo ulte-riori novità da Zuckerberg. Automatico o Manuale? Rimarrai fedele allo scroll del tuo affezionato pollice o passerai al lato oscuro del Lazy Scrolling?

5 Modi per incrementare il traffico sul tuo sito web

Digital , Social Weekly spotlight: LinkedIn e Instagram Pubblicato il 12 Novembre 2020 Puntuali come un orologio svizzero, Weekly Spotlight mette in luce le più im-portanti novità della settimana del mondo digitale. Questa settimana le news principali provengono da Linkedin e Instagram. 1. LinkedIn integra le Storie Dopo Snapchat, Instagram, Facebook e Pinterest, anche il Social Professio-nale per antonomasia – conosciuto per la sua struttura rigida e formale – cede al fascino delle stories. Ed è così che la generazione dei Boomer, che principalmente popola Linke-dIn, si accosta ai Millennials con un sorpasso inaspettato in curva. Non dovremmo nemmeno scriverlo, ma a scanso di equivoci: cosa è una stories? Pillole video di pochi secondi – visibili solo per 24 ore – condivise in maniera istantanea. Tutto bellissimo, ma ecco crescere davanti a noi un pop up con un grandis-simo WARNING! Il rischio di cadere nel barato nel quale aleggiano gattini, frasi fatte e gif del buongiorno, dobbiamo dircelo, c’è. Sono bastati un paio di giorni e nella homepage si sono riversati i primi ‘’Buongiornissimo Kaffèè?!11’’ e la cosa è alquanto spaventosa. Ma prendiamo un respiro profondo – nulla è ancora perduto – e ricordiamo: su Linkedin si condividono contenuti professionali. Se utilizzate in modo corretto la presenza delle storie può infatti generare un incremento notevole in termini di engagement sulle pagine e sui profili. Diamo spazio alla creatività. Brevi video di massimo 20 secondi, immagini al-le quali si possono sovrapporre stickers, tag e la domanda del giorno alla quale si può rispondere. Le possibilità attualmente sono molto limitate (probabilmente proprio per evi-tare un boom trash sul social). Utilizzando l’app mobile gli utenti possono visualizzare le Stories – sia dai profili personali che dalle pagine che seguono – reagendo direttamente al contenuto pubblicato attraverso un messaggio privato. Linkedin Stories: strumento utile per i business o potenziale bomba di auguri del buongiorno? 2. Instagram implementa lo scroll automatico Anche Mark Zuckerberg – CEO di Instagram, Facebook, Whatsapp e a mo-menti re del mondo – sembra aver iniziato ad ascoltare le preghiere dei suoi utenti. Non so voi ma io attendevo questo aggiornamento da tempo ormai. Scenario. Apri instagram o TikTok in modo passivo mentre fai tutt’altro, magari prepari qualcosa da mangiare o ti stai preparando per uscire. Vedi un video che ti interessa ma appena finito ricomincia in loop fin quando non lo interrompi. Per scrollare il feed devi raggiungere il telefono e magari con le mani unte da cibo devi toccare lo schermo. Siamo forse ancora nel Medioevo?! Dai su! Onestamente mi aspettavo un aggiornamento simile da parte di TikTok, ma il caro Mark ha giocato d’anticipo. Chapeau. Da pochi giorni i video che visualizziamo tramite la sezione Esplora scrollano verso il basso in automatico. Un contenuto dopo l’altro – in un loop infinito – che genera dipendenza. Al momento la funzione non è disponibile sulla homepage, attendiamo ulte-riori novità da Zuckerberg. Automatico o Manuale? Rimarrai fedele allo scroll del tuo affezionato pollice o passerai al lato oscuro del Lazy Scrolling?

Threads: La nuova App per comunicare con gli amici stretti

Brand , Digital , Social Threads: La nuova App per comunicare con gli amici stretti Pubblicato il 20 Ottobre 2019 Nel contesto dei social media sempre più globali e pubblici, Instagram ha introdotto Threads, un’applicazione di messaggistica progettata per connettere gli utenti con i loro “Close Friends” (Amici Stretti) in modo più diretto e personale. Questa nuova piattaforma mira a offrire un’esperienza di comunicazione più intima e focalizzata, consentendo agli utenti di condividere momenti, storie e conversazioni con un gruppo selezionato di persone.   Cos’è Threads e Come Funziona   Threads è stata lanciata come un complemento di Instagram, progettata per facilitare la comunicazione tra gli utenti e i loro Close Friends. Dopo aver creato una lista di Close Friends su Instagram, gli utenti possono utilizzare Threads per inviare messaggi, condividere foto, video e storie in modo esclusivo con questo gruppo ristretto.   Caratteristiche Principali di Threads   Storie Personalizzate: Threads permette agli utenti di creare storie direttamente dall’app e condividerle esclusivamente con i loro Close Friends su Instagram. Questa funzionalità offre un modo intimo per condividere momenti speciali, aggiornamenti e storie personali con le persone più vicine a te.   Messaggi Veloci e Semplici: L’app offre una modalità di messaggistica rapida e immediata, permettendo agli utenti di inviare testi, foto e video con pochi tocchi. Questa interfaccia semplice e intuitiva favorisce una comunicazione fluida e spontanea tra gli utenti.   Status Automatico: Threads include una funzione di stato automatico che utilizza la geolocalizzazione, la batteria e i sensori del telefono per mostrare agli amici cosa stai facendo. Questa funzionalità permette agli utenti di condividere in modo discreto e automatico il loro stato e la loro attività senza doverlo fare manualmente.   Privacy e Controllo: Con un focus sulla privacy e il controllo, Threads permette agli utenti di gestire le loro impostazioni di privacy, decidendo chi può contattarli e vedere il loro stato. Questo garantisce che gli utenti possano mantenere la loro cerchia di Close Friends in modo sicuro e controllato.   Threads rappresenta un tentativo innovativo da parte di Instagram di rispondere alle esigenze di comunicazione dei suoi utenti, offrendo una piattaforma dedicata per connettersi e condividere con gli amici più stretti in modo esclusivo e privato. Mentre il panorama dei social media continua a evolversi, piattaforme come Threads dimostrano l’importanza di offrire opzioni diverse e personalizzate per soddisfare le diverse esigenze di comunicazione degli utenti in un mondo sempre più connesso e digitale.